Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36102 del 27 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:36102PEN

Massima

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La causa di esclusione della punibilità per la particolare tenuità del fatto, prevista dall'articolo 131-bis del codice penale, non è applicabile nei procedimenti relativi a reati di competenza del giudice di pace, in quanto tale istituto opera esclusivamente nei procedimenti per reati di competenza del giudice ordinario. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite è che la particolare tenuità del fatto non può essere riconosciuta dal giudice di pace, il quale è tenuto a valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato contestato e, in caso di accertamento della responsabilità, a pronunciare sentenza di condanna o di assoluzione secondo le regole ordinarie, senza poter applicare la causa di non punibilità di cui all'articolo 131-bis c.p. Tale principio si fonda sulla diversa natura e finalità dei procedimenti di competenza del giudice di pace, rispetto a quelli di competenza del giudice ordinario, nonché sulla ratio dell'istituto della particolare tenuità del fatto, volto a deflazionare il carico giudiziario dei procedimenti penali di minore gravità, obiettivo non perseguibile nell'ambito della giurisdizione del giudice di pace, caratterizzata da una trattazione semplificata e accelerata dei reati di minor allarme sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TARANTO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/04/2017 del GIUDICE DI PACE di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Procuratore gener…

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