Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Lucky Srl avverso la determinazione dirigenziale di Roma Capitale che ha disposto la sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande per un periodo di tre giorni, ha affermato il seguente principio di diritto: L'Amministrazione comunale può legittimamente disporre la sospensione temporanea dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande per un periodo non superiore a tre giorni, ai sensi dell'art. 6 della legge n. 77 del 1997 e dell'art. 14 del Regolamento COSAP approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 75 del 2010, in caso di recidiva nell'occupazione abusiva di suolo pubblico, anche quando sia pendente un procedimento per l'ampliamento della concessione di occupazione di suolo pubblico. La facoltà di "regolarizzare" l'occupazione abusiva attraverso l'istanza di ampliamento non preclude all'Amministrazione l'esercizio del potere sanzionatorio, in quanto i due provvedimenti (quello ampliativo e quello sanzionatorio) dipendono da presupposti diversi e presiedono ad interessi non omogenei. Inoltre, la persistenza dell'occupazione abusiva nonostante l'ordine di ripristino dello stato dei luoghi costituisce elemento di "particolare gravità" ai fini dell'applicazione della sanzione della sospensione dell'attività, in quanto manifesta l'intento e la consapevolezza dell'operatore commerciale di insistere nella condotta di cui conosce l'illiceità. Pertanto, l'Amministrazione, nel disporre la sospensione temporanea dell'attività, ha correttamente applicato la normativa di settore, senza incorrere in vizi di legittimità, in quanto ha adottato il provvedimento sanzionatorio sulla base di una puntuale istruttoria e della ricorrenza dei presupposti di fatto e di diritto previsti dalla legge e dal regolamento comunale.