Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3385 del 2024

ECLI:IT:TARCT:2024:3385SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordine di demolizione emesso dal Comune di Ragusa, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Quando gli interventi abusivi realizzati su un immobile sono tra loro connessi e danno luogo a un intervento unitario, deve procedersi all'integrale ripristino dello stato dei luoghi, mediante la demolizione e rimozione di tutte le opere accertate come abusive dall'Amministrazione, non essendo possibile distinguere tra interventi abusivi sanabili o di edilizia libera. La valutazione dell'abuso edilizio presuppone una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate, dovendosi valutare l'insieme delle opere nel loro contestuale impatto edilizio e non il singolo intervento. 2. Gli interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali, comportano l'applicazione della sanzione della demolizione e della riduzione in pristino, in quanto unico rimedio per il ripristino dell'equilibrio urbanistico violato. 3. Nei procedimenti di repressione degli abusi edilizi, i provvedimenti sanzionatori hanno carattere vincolato, non richiedendo una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione con gli interessi privati coinvolti, né una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale all'intervento repressivo. Inoltre, non è necessaria la comunicazione di avvio del procedimento, essendo superflua in tali casi. 4. La possibilità di sostituire la sanzione demolitoria con quella pecuniaria ai sensi dell'art. 34 del D.P.R. n. 380/2001 deve essere valutata dall'Amministrazione nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all'ordine di demolizione, con onere probatorio a carico dell'interessato. 5. L'indicazione dell'area da acquisire al patrimonio comunale non rileva ai fini dell'adozione dell'ordine di demolizione, essendo tale misura di carattere sanzionatorio che segue automaticamente all'inottemperanza dell'ordine di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/10/2024

N. 03385/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01842/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1842 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Ragusa, in persona del Sindaco, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Regione Siciliana, Assessorato Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana, Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Ragusa, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Dist…

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