Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27 del 2 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:27PEN

Massima

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La violazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, prevista dalla legge n. 1423 del 1956, art. 9, comma 2, configura un delitto e non una contravvenzione, per il quale deve essere comminata la pena detentiva prevista dalla norma incriminatrice, e non la pena dell'arresto. Il giudice, nel valutare tale fattispecie, deve tenere conto dell'elemento psicologico del reato, accertando il dolo o la colpa dell'imputato, senza poter applicare la disciplina propria delle contravvenzioni. Qualora il giudice di merito abbia erroneamente qualificato il fatto come contravvenzione e applicato una pena non conforme alla natura delittuosa del reato, la sentenza deve essere annullata con rinvio ad altro giudice, non essendo possibile la mera correzione dell'errore ai sensi dell'art. 619 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di FIRENZE;

nei confronti di:

1) CO. FE. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 24/07/2007 TRIBUNALE di AREZZO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIRACCINI PAOLA;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. Galati chiedeva l'annullamento…

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