Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20490 del 13 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:20490PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene esposto alla pubblica fede, ovvero sottratto alla diretta vigilanza del proprietario, integra il reato di danneggiamento aggravato, anche se il proprietario ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine per impedire l'azione lesiva. La ratio della previsione normativa risiede nella minorata possibilità di difesa del bene connessa alla particolare situazione in cui esso si trova, essendo affidato interamente all'altrui senso di onestà e di rispetto per necessità, consuetudine o destinazione naturale. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente riconoscere la sussistenza di tale aggravante quando il proprietario del bene danneggiato, pur essendo presente al momento dei fatti, non sia stato in grado di intervenire tempestivamente per impedire l'azione lesiva. Nell'ambito della valutazione prognostica ai fini della concessione della sospensione condizionale della pena, il giudice non ha l'obbligo di esaminare tutti gli elementi indicati dall'art. 133 c.p., potendo limitarsi a considerare quelli ritenuti prevalenti, come i precedenti penali dell'imputato e le modalità della condotta tenuta nel caso concreto. Tale valutazione discrezionale del giudice di merito non è censurabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivata e immune da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovan - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - Consigliere

Dott. PACILLI G. A. - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/11/2018 della CORTE DI APPELLO DI FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

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