Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30978 del 16 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:30978PEN

Massima

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Il reato di ingiuria commesso con finalità di discriminazione, ai sensi del D.L. n. 122 del 1993, art. 3, conv. in L. n. 205 del 1993, è procedibile d'ufficio, a norma dell'art. 6 del medesimo decreto, indipendentemente dalla presentazione di querela da parte della persona offesa. Il giudice, pertanto, è tenuto a valutare d'ufficio la sussistenza di tale finalità discriminatoria, senza poter archiviare il procedimento sulla base della sola tardività della querela presentata dalla persona offesa. La motivazione del provvedimento di archiviazione deve espressamente esaminare e respingere tale argomento procedurale, altrimenti il provvedimento è carente di motivazione e deve essere annullato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Anton - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) parte offesa;

nel procedimento c/:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 166/2013 GIUDICE DI PACE di RIETI, del 30/08/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. di a.c.r..

FATTO E DIRITTO

Il difensore di (OMISSIS) ha presentato ricorso avverso il decreto di archiviazione 30.8.2013,emesso dal giudice di pace di Rieti, accogliendo la richiest…

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