Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 39016 del 17 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:39016PEN

Massima

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Il datore di lavoro, in quanto titolare di una posizione di garanzia in ordine all'incolumità fisica dei lavoratori, ha il dovere di accertarsi del rispetto dei presidi antinfortunistici, vigilando sulla sussistenza e persistenza delle condizioni di sicurezza ed esigendo dagli stessi lavoratori l'osservanza delle regole di cautela. La sua responsabilità penale per colpa specifica può essere esclusa solo in presenza di un comportamento del lavoratore avente i caratteri dell'eccezionalità, dell'abnormità e dell'esorbitanza rispetto al procedimento lavorativo ed alle precise direttive organizzative ricevute, connotandosi come del tutto imprevedibile o inopinabile. Tuttavia, il comportamento negligente del lavoratore infortunato non vale a escludere la responsabilità del datore di lavoro quando l'evento sia comunque riconducibile all'insufficienza delle cautele che, se adottate, avrebbero neutralizzato il rischio derivante dalla condotta imprudente del dipendente. Pertanto, il datore di lavoro è tenuto ad adottare il sistema antinfortunistico il cui utilizzo incida meno sulla scelta discrezionale del lavoratore, al fine di garantire il maggior livello di sicurezza possibile. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche, in presenza di una richiesta dell'imputato, è adeguatamente motivato dalla sola indicazione di plausibili ragioni a sostegno del rigetto, senza necessità di contestare o invalidare gli elementi posti a fondamento della richiesta stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRANTI Donatella - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. VIGNALE Lucia - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. CIRESE Marina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposta da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/10/2021 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO PEZZELLA;
Lette le conclusioni scritte per l'udienza senza discussione orale (Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8 conv. dalla L. n. 176 del 2020, come prorogato ex Decreto Legge n. 228 del 2021, articolo 16 conv. con modif. dalla L. n. 15 del 2022), del P.G., in persona…

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