Il rilascio di un'autorizzazione unica ai sensi dell'art. 208 del d.lgs. n. 152/2006 per la realizzazione e gestione di un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi richiede una compiuta valutazione di conformità edilizia e di compatibilità urbanistica e ambientale del nuovo progetto, non potendosi fare affidamento su pregresse autorizzazioni semplificate che, in assenza di idonei titoli edilizi, devono ritenersi giuridicamente inesistenti. La conferenza di servizi è tenuta a fornire adeguata motivazione in ordine alle opinioni dissenzienti espresse nel corso del procedimento, in particolare dal comune interessato, il quale può opporsi per ragioni di incompatibilità urbanistica ed ambientale, anche in relazione alla sussistenza di vincoli di tutela di risorse naturali strategiche, come le concessioni minerarie di acque minerali. L'art. 12, comma 4, della l.r. Campania n. 14/2016, che attribuisce al comune un potere di veto sull'autorizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti, ha carattere transitorio e non trova applicazione oltre i ventiquattro mesi dalla sua entrata in vigore.