Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza comunale che dispone la limitazione oraria per l'esercizio di sale giochi e il funzionamento di apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro, afferma che: 1. L'adozione di tale ordinanza è preceduta da un'approfondita istruttoria, comprendente l'approvazione di un regolamento comunale e l'attuazione di un progetto di contrasto al gioco d'azzardo, che dimostra l'adeguata valutazione del fenomeno della ludopatia a livello locale. Il fatto notorio della diffusione della ludopatia nella società civile, unitamente alla naturale ritrosia delle persone affette a manifestare il problema, rendono irrilevante il dato numerico delle persone in cura presso i servizi sanitari. 2. Le limitazioni orarie rappresentano uno strumento legittimo e proporzionato di lotta al fenomeno della ludopatia, in quanto idonee a ridurre l'offerta di gioco e a indurre i soggetti maggiormente a rischio ad indirizzare l'inizio della giornata verso altri interessi, pur comportando un costo per i privati gestori che può essere efficacemente sostenuto mediante una diversa organizzazione dell'attività di impresa. 3. La riduzione dell'orario di apertura, anche se inferiore alle 8 ore ritenute proporzionate dalla giurisprudenza, è legittima in quanto rispetta il principio di proporzionalità, non eccedendo quanto necessario per conseguire lo scopo prefissato di contrasto alla ludopatia.