Il provvedimento che rigetta l'istanza di emissione di un'ordinanza ai sensi dell'art. 186-quater c.p.c., escludendo la possibilità di adottare il provvedimento anticipatorio di tutela e disponendo che il giudizio debba seguire il corso ordinario, ha carattere meramente interlocutorio e non definitivo, non integrando una decisione che presenti i requisiti di sentenza sostanziale agli effetti dell'art. 111, comma 7, Cost. Pertanto, avverso tale provvedimento non è ammissibile il ricorso straordinario per cassazione, in quanto il provvedimento impugnato è privo dei caratteri della definitività, essendo suscettibile di essere ridiscusso con la sentenza definitiva ovvero di acquistare efficacia di sentenza appellabile qualora il processo si estingua o la parte intimata rinunci alle modalità ordinarie di definizione. La mera negazione del diritto processuale all'emissione dell'ordinanza, derivante da erroneo apprezzamento dei presupposti di cui all'art. 186-quater c.p.c. o dalla violazione di una norma del procedimento, non concerne una definitività della situazione sostanziale oggetto del giudizio e, pertanto, non integra una decisione che presenti il carattere di sentenza sostanziale agli effetti dell'art. 111, comma 7, Cost.