Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26241 del 13 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26241PEN

Massima

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Il reato di sottrazione di cose sottoposte a sequestro amministrativo e di denuncia di furto simulata, pur se accertati in sede di merito, sono estinti per intervenuta prescrizione, senza che sia necessario procedere a un nuovo giudizio, in quanto l'annullamento della sentenza impugnata con rinvio al giudice di merito comporterebbe un indebito protrarsi della conclusione del procedimento, in assenza di elementi che possano condurre a una decisione più favorevole per l'imputato. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 1, deve essere pronunciata d'ufficio dalla Corte di Cassazione, anche in presenza di motivi di ricorso che, se accolti, condurrebbero ad un annullamento con rinvio, qualora non emerga la necessità o la possibilità di pervenire a una decisione più favorevole per l'imputato, ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 2. Ciò al fine di evitare un indebito protrarsi della conclusione del procedimento, in presenza di una causa di non punibilità già maturata. La massima sottolinea quindi il dovere del giudice di pronunciare la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, anche in assenza di una specifica richiesta di parte, quando tale causa di non punibilità risulti già maturata, al fine di evitare un inutile dispendio di attività processuale e un indebito protrarsi del procedimento, in assenza di prospettive di una decisione più favorevole per l'imputato. Il principio si fonda sull'esigenza di economia processuale e di ragionevole durata del processo, in conformità all'art. 111 Cost.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/02/2018 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EMILIA ANNA GIORDANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CESQUI ELISABETTA, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per prescrizione.
FATTO E DIRITTO
Con la decisione indicata in epigrafe la Corte di appello di Catania ha confermato la s…

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