Consiglio di Stato sentenza breve n. 392 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:392SENB

Massima

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Il bando di gara per l'affidamento di un appalto pubblico deve indicare preventivamente, in modo chiaro e dettagliato, i criteri, le metodologie e le formule matematiche che la commissione giudicatrice utilizzerà per valutare e attribuire i punteggi alle offerte tecniche, in conformità alle prescrizioni del codice dei contratti pubblici e del relativo regolamento di esecuzione. L'omessa predeterminazione dell'algoritmo necessario per l'applicazione del metodo aggregativo-compensatore, scelto per l'individuazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa, determina l'illegittimità del bando di gara e l'annullamento della relativa procedura di affidamento, a prescindere dall'esito concreto che l'applicazione di un diverso algoritmo avrebbe determinato sull'aggiudicazione. Infatti, la mancata indicazione preventiva degli elementi valutativi essenziali viola il principio di trasparenza e di parità di trattamento tra i concorrenti, compromettendo irrimediabilmente la legittimità della procedura di gara sin dalla fase di predisposizione del bando. Tali principi, affermati dalla giurisprudenza europea e nazionale, trovano applicazione anche nelle procedure di affidamento di lavori pubblici, in cui l'amministrazione aggiudicatrice è tenuta a predeterminare con precisione, nel bando o nella lettera di invito, i criteri e le formule matematiche per l'attribuzione dei punteggi alle offerte, senza poter rimettere tale attività valutativa in capo alla commissione giudicatrice. L'inosservanza di tali prescrizioni comporta l'annullamento della procedura di gara, a prescindere dalla circostanza che l'offerta del ricorrente sarebbe risultata comunque recessiva rispetto a quella dell'aggiudicatario all'esito dell'applicazione di un diverso algoritmo, in quanto la mancata partecipazione del ricorrente alla nuova gara indetta in esecuzione della sentenza di annullamento non elide il suo interesse a ottenere una nuova procedura di affidamento conforme alla legge.

Sentenza completa

N. 10412/2014
REG.RIC.

N. 00392/2015REG.PROV.COLL.

N. 10412/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 10412 del 2014, proposto dalla società Edil Simpaty Srl, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio Titomanlio in Roma, ((omissis)), 7;

contro

Picciuto Srl, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, viale Parioli, 63;

nei confronti di

Comune di Foiano di Val Fortore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, Via Cosseria, 2;

per la riforma

della sentenza breve del T.A…

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