Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 333 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:333SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di un immobile abusivo, afferma che: L'ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale di un immobile abusivo, ai sensi dell'art. 31, comma 3, del D.P.R. n. 380/2001, è un provvedimento dovuto e vincolato, che consegue automaticamente all'accertata inottemperanza dell'interessato all'ingiunzione di demolizione. In tali casi, non è necessaria la comunicazione di avvio del procedimento, in quanto l'ordinanza di demolizione già contiene l'avviso che, in caso di mancata ottemperanza, si procederà all'acquisizione dell'opera abusiva e dell'area di sedime. Tuttavia, l'estensione dell'area acquisita non può superare il limite di dieci volte la superficie utile abusivamente costruita, come espressamente previsto dalla legge. Pertanto, l'ordinanza di acquisizione è illegittima nella parte in cui dispone l'acquisizione di un'area eccedente tale limite, dovendo essere annullata per tale specifico aspetto. Le spese del giudizio sono dichiarate irripetibili, salvo il rimborso per la metà del contributo unificato a carico dell'amministrazione comunale e da corrispondersi al legale di parte ricorrente per dichiarato anticipo.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/01/2024

N. 00333/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02536/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2536 del 2020, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Trecase, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

ordinanza dirigenziale n°06 del 14.02.2011 di acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'immobile di proprietà del ricorrente, venutone a conoscenza in data 25/06/2020, e di ogni atto, anche endoprocedimentale, comunque non conosciuto, consequenziale, connesso, preordinato e presupposto

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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