Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10414 del 6 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:10414PEN

Massima

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La retrodatazione degli effetti della custodia cautelare ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p. è subordinata alla sussistenza di un rapporto di connessione qualificata tra i fatti oggetto delle diverse ordinanze custodiali, tale da consentire di ritenere che gli elementi idonei a legittimare la seconda misura cautelare fossero già desumibili al momento dell'emissione della prima ordinanza. Pertanto, la retrodatazione non può essere disposta quando i fatti contestati nelle due ordinanze, pur rientrando nella medesima fattispecie criminosa, non risultino tra loro collegati in modo da far ritenere che la seconda misura cautelare fosse già ipotizzabile al momento dell'emissione della prima, essendo necessario che vi sia un nesso di derivazione o di progressione criminosa tra i fatti oggetto delle diverse ordinanze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 7.8.2007 con mod. IP1 da:

detenuto Gi. Ro., nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 16 luglio 2007 del Tribunale di Catania, quale giudice di appello de libertate.

Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)) BRUNO.

Sentite le conclusioni del PG, in persona del Sostituto Dr. ((omissis)) che ha chiesto l'inammissibilita', per carenza di interesse, stante l'intervenuta scarcerazione del ricor…

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