Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28015 del 26 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28015PEN

Massima

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Il delitto di corruzione propria di cui agli artt. 319 e 321 c.p. richiede la prova di un accordo corruttivo in cui il pubblico ufficiale accetti una utilità o promessa di utilità come corrispettivo di atti contrari ai doveri d'ufficio. La mera dimostrazione della dazione o promessa di utilità in favore del pubblico ufficiale, anche per interposta persona, non è sufficiente a integrare il delitto di corruzione se non è provato il nesso di sinallagmaticità tra l'utilità e gli atti d'ufficio compiuti o omessi dal pubblico ufficiale. Il giudice della cautela non ha l'obbligo di esaminare analiticamente ogni singolo elemento indiziario, essendo sufficiente che la valutazione complessiva del quadro probatorio risulti logicamente coerente e congrua, anche se diversa da quella prospettata dal pubblico ministero. La mera accettazione di una proposta di conferimento di un incarico professionale in favore di un terzo, pur potendo costituire un indizio, non integra di per sé l'accordo corruttivo richiesto dalla fattispecie, essendo necessario dimostrare che tale utilità sia stata accettata dal pubblico ufficiale come corrispettivo di atti contrari ai doveri d'ufficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/11/2018 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per il rigetto.
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha richiesto il rigetto…

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