Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34939 del 9 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:34939PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ingiuria, per integrare il reato di cui all'art. 594 c.p., deve avere una carica lesiva dell'onore e del decoro della persona offesa tale da configurare una vera e propria contumelia, senza che rilevi la reciprocità delle offese o l'eventuale stato d'ira determinato da un comportamento ingiusto della persona offesa. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato di ingiuria, deve motivare adeguatamente in ordine alla natura offensiva delle espressioni utilizzate dall'imputato e all'esclusione di eventuali cause di giustificazione. Inoltre, la determinazione della pena e la liquidazione dei danni in favore delle parti civili costituite devono essere congruamente motivate dal giudice, nel rispetto dei principi di proporzionalità e di equità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) VA. PA. n. il (OMESSO);

avverso SENTENZA del 12/04/2007 TRIBUNALE di COMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIZZUTI GIUSEPPE;

Sentite le conclusioni del P.G. Dott. Monetti Vito (rigetto del ricorso);

udito il dif. Avv. Camporini Paolo.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza del 12.4.20…

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