Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza n. 54 del 2013

ECLI:IT:TARBAS:2013:54SENT

Massima

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L'annullamento in autotutela di concessioni edilizie illegittime comporta l'applicazione della sanzione pecuniaria prevista dall'art. 38 del D.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico dell'Edilizia) pari al valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite, senza che rilevi la circostanza che l'amministrazione comunale abbia precedentemente individuato una specifica volumetria in eccesso da demolire e una residua volumetria da sanzionare. Infatti, una volta accertata l'illegittimità complessiva delle concessioni edilizie, la sanzione pecuniaria deve essere commisurata al valore venale di tutte le opere realizzate in assenza di valido titolo edilizio, senza possibilità di frazionamento o parzializzazione. Tale sanzione pecuniaria rappresenta una conseguenza vincolata dell'annullamento in autotutela delle concessioni edilizie, non richiedendo alcuna ulteriore valutazione discrezionale da parte dell'amministrazione. Pertanto, l'amministrazione comunale, nel determinare l'importo della sanzione pecuniaria ai sensi dell'art. 38 del T.U. Edilizia a seguito dell'annullamento in autotutela di concessioni edilizie illegittime, non è tenuta ad attivare il contraddittorio procedimentale con il destinatario del provvedimento sanzionatorio, trattandosi di un atto vincolato privo di margini di discrezionalità. L'unico limite all'applicazione della sanzione pecuniaria è rappresentato dalla motivata impossibilità di procedere alla demolizione delle opere abusive senza compromettere la stabilità delle parti legittime, circostanza che non incide sulla determinazione dell'importo della sanzione, ma solo sulla scelta della sanzione alternativa alla demolizione.

Sentenza completa

N. 00153/2012
REG.RIC.

N. 00054/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00153/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 153 del 2012, proposto da:
Alfonso Alagia, rappresentato e difeso dagli avv. Luigi Petrone e Rocco Lista, con domicilio eletto presso il primo in Potenza, corso XVIII Agosto, n.2;

contro

Comune di Senise in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Francesco Maria Fucci, con domicilio eletto presso Luca Di Mase Avv. in Potenza, via N. Sauro, n.102;
Agenzia del Territorio - Ufficio Provinciale di Potenza, in persona del legale rappresentante p.t.. rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale Stato, domiciliata in Potenza, corso 18 Agosto 1860;

per l…

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