Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22284 del 11 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:22284PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale può essere disposto dal giudice solo quando risultino sussistenti, sulla base di specifici elementi di fatto, le esigenze cautelari previste dalla legge, le quali devono essere adeguatamente motivate nel provvedimento. In particolare, il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare, deve essere valutato dal giudice in concreto, con riferimento alla specifica situazione dell'indagato e alle concrete modalità di commissione del fatto, senza che sia sufficiente il mero richiamo a esigenze probatorie. Pertanto, il provvedimento che dispone una misura cautelare personale in assenza di una adeguata motivazione in ordine al concreto pericolo di reiterazione del reato, risulta privo di idonea giustificazione e deve essere annullato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Za. Os. , n. ad (OMESSO);

avverso l'ordinanza del tribunale di Bolzano, emessa in data 1.3.2010;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita la relazione del cons. F. Ippolito;

- udita la requisitoria del Procuratore generale, in persona del sostituto procuratore generale O. Cedrangolo, che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;

- udito il difensore avv. Cucchisi,…

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