Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15527 del 23 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15527PEN

Massima

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Il delitto di corruzione in atti giudiziari si consuma con l'accettazione della promessa di denaro o di altra utilità da parte del pubblico ufficiale, indipendentemente dalla realizzazione del vantaggio perseguito dal corruttore e dalla legittimità dell'atto richiesto al pubblico ufficiale. Tale delitto è configurabile anche nel caso in cui la condotta corruttiva sia posta in essere per favorire una delle parti in un processo tributario, in quanto il riferimento al processo civile, penale o amministrativo contenuto nell'art. 319-ter c.p. include ogni tipo di processo, anche quello contabile o tributario, che, per la corrispondenza delle posizioni giuridiche tutelate, è riconducibile all'ambito della giurisdizione civile o amministrativa. L'indebito interessamento mostrato dal pubblico ufficiale per la favorevole definizione di un ricorso tributario, attraverso il contatto telefonico con il giudice relatore al fine di esercitare un'indebita interferenza sull'espletamento dell'attività giurisdizionale, integra gli elementi costitutivi del delitto di corruzione in atti giudiziari, qualora tale condotta sia stata preceduta dalla accettazione della promessa di un compenso da parte del pubblico ufficiale nell'ambito di un preventivo accordo corruttivo con il soggetto che curava gli interessi della parte ricorrente. Il reato, tuttavia, risulta estinto per intervenuta prescrizione, tenuto conto del termine decennale massimo di prescrizione in ragione della pena edittale prevista all'epoca del fatto e del periodo di sospensione del termine registrato nel corso dei due giudizi di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emili Anna - Consigliere

Dott. DE AMICI Gaetano - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/12/2019 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere De Amicis Gaetano;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Perla Lori, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per l'estinzione del reato a seguito di intervenuta prescrizione;
lette le conclusioni del dif…

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