Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16185 del 30 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:16185PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve limitarsi a verificare la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo del provvedimento impugnato, senza poter riesaminare nel merito gli elementi probatori e le valutazioni di fatto compiute dal giudice di merito. La chiamata in correità di un collaboratore di giustizia, se precisa, coerente e circostanziata e adeguatamente riscontrata da elementi esterni, è sufficiente a integrare i gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione della misura cautelare, anche in relazione al reato di associazione mafiosa. Sussistono le esigenze cautelari di cui all'art. 274 c.p.p. in presenza della gravità indiziaria per il reato associativo, in assenza di elementi che dimostrino l'idoneità di misure diverse dalla custodia cautelare in carcere. Il controllo di legittimità sulla motivazione del provvedimento di riesame non può spingersi fino a sindacare la sufficienza e la razionalità della motivazione sulle questioni di fatto, essendo preclusa l'analisi delle singole risultanze istruttorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/08/2016 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI;
sentite le conclusioni del PG Dr. SANTE SPINACI per il rigetto del ricorso;
sentiti gli avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS) per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 6.7.2016 il Giudice per le indagini preliminari del Trib…

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