Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26446 del 23 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:26446PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede la prova dell'inserimento stabile e organico del soggetto nella struttura dell'associazione, con l'assunzione di un ruolo dinamico e funzionale nell'ambito del sodalizio criminoso, caratterizzato dalla consapevolezza e volontà di contribuire alla realizzazione, anche parziale, del programma criminoso comune. Tuttavia, anche il soggetto che, pur non essendo stabilmente inserito nell'organizzazione mafiosa, fornisce un contributo specifico, consapevole e volontario, causalmente rilevante per la conservazione o il rafforzamento delle capacità operative dell'associazione, può essere ritenuto responsabile a titolo di concorso esterno. L'aggravante della disponibilità di armi da parte dell'associazione, di cui all'art. 416-bis, comma 4, c.p., ha natura oggettiva e si estende a tutti i partecipi del sodalizio, mentre l'aggravante del reimpiego di proventi illeciti, di cui al comma 6 della medesima disposizione, richiede la prova che il singolo associato fosse a conoscenza di tale attività, ovvero l'abbia ignorata per colpa o per errore determinato da colpa, in ragione della normalità e frequenza di tale condotta all'interno del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (DETTO (OMISSIS)) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2329/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 03/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Sostituto Procuratore generale della Corte di Cassazione, Dr. ((omissis)), ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio per le aggravanti contestate di cui all…

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