Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46309 del 3 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:46309PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il tentativo di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia, anche larvata, di possibili ritorsioni, tenta di costringere la vittima a consegnare una somma di denaro, indipendentemente dall'effettiva realizzazione del danno patrimoniale. La minaccia, anche implicita, di conseguenze pregiudizievoli per la vittima, integra l'elemento costitutivo del reato di tentata estorsione, a prescindere dalla concreta verificazione dell'evento dannoso. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la minaccia sia esplicita e dettagliata, essendo sufficiente che emerga, sulla base di un giudizio complessivo della condotta, l'intento dell'agente di costringere la vittima a consegnare il denaro mediante la prospettazione di possibili ritorsioni. La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni delle persone offese, in assenza di specifici elementi di dubbio, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità, salvo il caso di travisamento della prova. Il reato di tentata estorsione non può essere ritenuto in continuazione con altri reati, in assenza di una rigorosa prova dell'unitaria ideazione criminosa, non potendosi desumere tale vincolo dal mero fatto che tutti i fatti siano connessi alla prostituzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 343/2013 CORTE APPELLO di TRENTO, del 19/09/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/09/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BELTRANI SERGIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CARDIA Delia, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte di appello di Trento ha c…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.