Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 12916 del 11 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12916CIV

Massima

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Il giudice, verificato il venir meno di una delle condizioni di ammissibilità del concordato preventivo, è tenuto a respingere la domanda di omologazione senza necessità di promuovere il procedimento di revoca, in quanto il termine per il deposito della somma determinata a titolo di anticipo sulle spese della procedura è perentorio. Pertanto, la sopravvenuta dichiarazione di fallimento dell'impresa comporta l'inammissibilità delle impugnazioni autonomamente proponibili contro il diniego di omologazione del concordato preventivo e l'improcedibilità del separato giudizio di omologazione in corso, in quanto il giudizio di reclamo sul fallimento assorbe l'intera controversia relativa alla crisi dell'impresa, mentre il giudicato sul fallimento preclude in ogni caso il concordato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISTIANO Magda - Presidente

Dott. ABETE Luigi - Consigliere

Dott. CAIAZZO Rosario - rel. Consigliere

Dott. PERRINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 10269/2018 proposto da:
(OMISSIS) s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avv. (OMISSIS), che la rappresenta e difende, con procura speciale in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
COMMISSARIO GIUDIZIALE del CONCORDATO PREVENTIVO della (OMISSIS) s.r.l., in persona della Dott.sa (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso l'avv. (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avv. (OMISSIS), con procura speciale a…

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