Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5532 del 5 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:5532PEN

Massima

Massima ufficiale
La falsa dichiarazione dell'imputato in ordine alle proprie condizioni di reddito allegata all'istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato non integra il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico (art. 483 cod. pen.) ma quello di cui all'art. 95 d. P.R. n. 115 del 2002, norma speciale rispetto ai reati di falsità previsti dal cod. pen., essendo preordinata a tutelare la corretta valutazione, da parte dell'autorità competente, dei presupposti per il riconoscimento del beneficio. Ne deriva che le false dichiarazioni contenute nell'istanza di ammissione, ove non riflettano elementi essenziali ai fini di tale valutazione, sono estranee all'offesa tipicizzata dal legislatore e costituiscono un'ipotesi di falso inutile, come tale non punibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GO. MI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/06/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO;

Udita la Requisitoria del Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. CONSOLO Santi, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio, riqualificato il fatto Decreto…

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