Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 13140 del 28 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13140PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La pericolosità sociale dell'imputato, desunta dalle modalità concrete della condotta criminosa e dall'assenza di ravvedimento, può giustificare l'applicazione di una misura cautelare personale, anche in assenza di precedenti penali, qualora sussistano sufficienti elementi per ritenere concreto il pericolo di reiterazione del reato. L'incensuratezza dell'imputato, pur costituendo un elemento da valutare, non è di per sé sufficiente ad escludere le esigenze cautelari, quando altri fattori, come il ruolo consapevolmente svolto nell'attività illecita e la mancanza di segni di ravvedimento, inducano a ritenere persistente il pericolo di commissione di ulteriori reati della stessa specie. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo adeguato di tali elementi di valutazione della personalità dell'imputato, senza limitarsi a un mero richiamo alle modalità del fatto-reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BATTISTI Mariano - Presidente

Dott. MARINI Lionello - Consigliere

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. IACOPINO Silvana G. - Consigliere

Dott. NOVARESE Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PU. SA. , n. Il (OMESSO), difeso dall'avvocato ((omissis)), di fidc.;

avverso ordinanza resa da Tribunale della Liberta' di Cagliari in esito all'udienza del 24/5/1984;

letti gli atti, la ordinanza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta alla pubblica udienza dal Consigliere Dott. Gaetanino Zecca;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullament…

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