Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34505 del 6 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:34505PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere legittimamente applicata, in assenza di previo avviso orale, nei confronti di un soggetto indiziato di reati ricompresi nell'elenco di cui all'art. 51, comma 3-bis, c.p.p., qualora sussistano gravi indizi di pericolosità sociale desumibili anche da elementi acquisiti in un procedimento penale pendente, a prescindere dalla definizione di tale procedimento. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione del provvedimento applicativo di tale misura è limitato alla verifica della sua mancanza o manifesta illogicità, senza poter riesaminare nel merito la valutazione della pericolosità sociale operata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Stefania - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessadro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto emesso in data 14/07/2014 dalla Corte di appello di Lecce;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso;

sentita la relazione svolta dal consigliere M. Stefania Di Tomassi;

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale GIALANELLA Antonio che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con il…

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