Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7460 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:7460SENT

Massima

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La conversione di un'autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande congiunta ad attività di intrattenimento e svago, rilasciata ai sensi dell'art. 3, comma 6, lett. d) della legge n. 287/1991, non comporta l'estensione automatica dell'attività di somministrazione all'intera superficie del locale, in quanto la disciplina transitoria di cui all'art. 25, comma 2, della legge regionale Lazio n. 21/2006 non si applica a tali attività di somministrazione secondarie, che rimangono soggette al regime speciale di cui all'art. 6, comma 1, lett. a) della medesima legge regionale, il quale prevede che la somministrazione debba continuare ad essere svolta congiuntamente ad altra attività prevalente. Pertanto, il Comune può legittimamente limitare l'attività di somministrazione al massimo di un quarto della superficie complessiva del locale, in conformità al titolo autorizzatorio convertito. La norma transitoria di cui all'art. 25, comma 2, della legge regionale n. 21/2006 mira esclusivamente ad estendere la portata delle autorizzazioni di somministrazione principali, abolendo le distinzioni tipologiche previste dalla precedente legge n. 287/1991, senza incidere sul regime speciale delle attività di somministrazione secondarie, che rimangono soggette alla disciplina di cui all'art. 6 della legge regionale. Inoltre, la cognizione del giudice amministrativo è esclusa per la parte relativa al verbale di accertamento di violazione e alla relativa sanzione pecuniaria, di competenza del giudice di pace in sede di opposizione ai sensi dell'art. 22-bis della legge n. 689/1981.

Sentenza completa

N. 00369/2010
REG.RIC.

N. 07460/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00369/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 369 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Società Rive Gauche di Stefano Bacaro & C. Snc, in nome del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avv. Benedetta Lubrano e Filippo Lubrano, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Filippo Lubrano in Roma, via Flaminia, 79;

contro

Comune di Roma, ora Roma Capitale, rappresentato e difeso dall'avv. Rosalda Rocchi, domiciliato in Roma, via Tempio di Giove, 21; Municipio Roma III;

per l'annullamento

A) con il ricorso introduttivo del giudizio:

- della D.D. 8 ottobre 2009, n. 1166-33051, dei v…

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