Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21624 del 25 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21624PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di reati concernenti le sostanze stupefacenti, ai fini del riconoscimento dell'attenuante di cui all'art. 73, comma settimo, del d.P.R. n. 309 del 1990, non è sufficiente la mera indicazione del nominativo di qualche complice, ma è necessario che la collaborazione prestata porti alla sottrazione di risorse rilevanti ed eviti la commissione di ulteriori attività delittuose. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto che il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche per il comportamento collaborativo dell'imputato è privo delle connotazioni necessarie ai fini della concessione anche della ulteriore attenuante speciale).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2997/2013 CORTE APPELLO di BARI, del 08/04/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO PEZZELLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per (OMISSIS) e avv. (OMISSIS) per (OMISSIS) che…

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