Il mutamento di destinazione d'uso di un'area agricola, con la realizzazione di opere permanenti come la recinzione, costituisce un intervento di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, soggetto a permesso di costruire, anche in assenza di volumetrie. Tale intervento, in quanto contrario alla vocazione agricola impressa dallo strumento urbanistico e comportante un incremento del carico urbanistico, deve essere assoggettato all'oblazione prevista per i "mutamenti di destinazione con opere" dalla normativa regionale sul condono edilizio, nella misura stabilita per gli immobili non residenziali. Il principio di proporzionalità non è violato dalla determinazione dell'oblazione in base a tale disciplina, in quanto essa è strettamente vincolata al corretto inquadramento della fattispecie concreta nelle previsioni normative applicabili. La qualificazione di un'area come "Zona agricola" non consente utilizzi diversi da quelli strettamente funzionali all'attività agricola, essendo tale zonizzazione finalizzata alla conservazione del territorio rurale e all'equilibrio delle condizioni di vivibilità, a fronte dell'inarrestabile consumazione del suolo negli ultimi decenni. Pertanto, la realizzazione di una recinzione e l'utilizzo di un'area agricola per l'esposizione di veicoli a scopi commerciali integra un mutamento di destinazione d'uso con opere, soggetto all'oblazione prevista dalla normativa regionale sul condono edilizio.