Il processo in assenza dell'imputato, pur essendo un suo diritto, non esime il difensore dal depositare, a pena di inammissibilità dell'appello, lo specifico mandato ad impugnare rilasciato successivamente alla sentenza di condanna, nonché la dichiarazione o l'elezione di domicilio dell'imputato. Tali requisiti, introdotti dal D.Lgs. n. 150/2022, rispondono a una scelta legislativa non manifestamente irragionevole, volta a limitare le impugnazioni che non derivano da un'opzione consapevole e personale della parte, senza tuttavia ledere il diritto di difesa o il principio di uguaglianza, in quanto l'assenza dell'imputato è dovuta a una sua scelta volontaria e consapevole, accertata dal giudice. Lo specifico mandato ad impugnare non comporta alcuna limitazione all'esercizio del potere di impugnazione spettante personalmente all'imputato, ma regola soltanto le modalità di esercizio della concorrente ed accessoria facoltà riconosciuta al suo difensore.