Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35327 del 21 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35327PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene mobile registrato non può essere legittimamente disposto nei confronti di un terzo acquirente in buona fede, estraneo al reato, in quanto tale misura cautelare non è finalizzata a tutelare interessi di natura prevalentemente civilistica, ma solo a impedire la protrazione o l'aggravamento delle conseguenze dannose del reato. Tuttavia, qualora emergano circostanze che possano far dubitare della buona fede dell'acquirente, il giudice può legittimamente disporre il sequestro preventivo al fine di consentire ulteriori accertamenti sulla effettiva conoscenza, da parte dell'acquirente, della provenienza delittuosa del bene. In tal caso, il sequestro preventivo trova la sua giustificazione nella necessità di impedire che il bene possa essere ulteriormente alienato o disperso, pregiudicando così le esigenze cautelari sottese alla misura stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. MORELLI Francesco - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BU. Ro., N. IL (OMESSO);

Avverso ORDINANZA del 02/10/2006 TRIB. LIBERTA' di ROMA;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ESPOSITO Antonio; Sentite le conclusioni del P.G. Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'impugnata ordinanza;

Udito il difensore Avv. BARULLI che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

A seguito del…

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