Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36263 del 8 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36263PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. non richiede necessariamente la dimostrazione di specifiche condotte di reato, ma può fondarsi su altri elementi fattuali idonei a rivelare un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Ai fini della configurabilità dell'aggravante della agevolazione mafiosa ex art. 7 L. 203/1991, è sufficiente che l'azione illecita sia stata realizzata nell'interesse dell'associazione di tipo mafioso, anche senza la dimostrazione di un diretto coinvolgimento dei vertici dell'organizzazione, essendo invece rilevante la natura e le modalità di esecuzione del fatto, la sua rilevanza economica e la sua riferibilità agli interessi complessivi del sodalizio. L'aggravante della ingente quantità di stupefacente ex art. 80 co. 2 DPR 309/1990 è configurabile anche in assenza di una specifica consapevolezza dell'imputato circa l'entità del carico, essendo sufficiente che il quantitativo sequestrato sia obiettivamente ingente, superando ampiamente le soglie indicate dalla giurisprudenza di legittimità. Il giudizio di responsabilità penale può fondarsi su elementi indiziari, purché logicamente e coerentemente valutati dal giudice di merito, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare l'apprezzamento dei fatti e delle prove compiuto dai giudici di appello, se non in presenza di vizi logici o di motivazione manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovann - Presidente

Dott. CARCANO Domenic - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 434/2013 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 13/05/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. POLICASTRO Aldo che ha c…

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