Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 668 del 2013

ECLI:IT:TARBO:2013:668SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo qualora i lavori realizzati, per la loro tipologia, l'oggettiva diversa destinazione d'uso con la conseguente trasformazione dell'interno dell'immobile, rendano necessario il preventivo rilascio della concessione edilizia, ove ne sussistano i presupposti di legge, e gli adempimenti prescritti dalla normativa in materia di sicurezza degli impianti, anche in assenza di una specifica comunicazione di avvio del procedimento, atteso che il procedimento è stato comunque avviato su istanza della stessa parte interessata. In tali ipotesi, il provvedimento di diniego della concessione edilizia in sanatoria, adottato in precedenza dalla stessa amministrazione comunale, legittima l'adozione del successivo provvedimento di demolizione delle opere abusive, in quanto il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica avverso il diniego di sanatoria è stato respinto, non essendo state ritenute fondate le censure di violazione della normativa in materia di concessione edilizia e di procedimento di condono, stante la necessità del preventivo rilascio della concessione edilizia per la tipologia e la trasformazione dell'immobile realizzata. Pertanto, il provvedimento di demolizione, essendo consequenziale e collegato al precedente diniego di sanatoria, non può essere annullato in sede giurisdizionale, in quanto la declaratoria di illegittimità del provvedimento presupposto, adottata in sede di ricorso straordinario, ha determinato la legittimità derivata del provvedimento consequenziale di demolizione.

Sentenza completa

N. 01357/2002
REG.RIC.

N. 00668/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01357/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1357 del 2002, proposto da:
Azienda Agricola Fiorentini Alessandro e Marco, rappresentata e difesa dagli avv. Arnaldo Foschi e Marta Rolli, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Giancarlo Fanzini, in Bologna, via S. Stefano n. 43;

contro

Comune di Forlì, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Cristina Balli, con domicilio eletto presso lo studio della medesima, in Bologna, via Altabella n. 3;

per l'annullamento

del provvedimento del Comune di Forlì in data 29 luglio 2002, di demolizione e ripristino delle opere eseguite dalla società ricorr…

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