Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2014 del 18 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:2014PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. può essere integrato anche dalla reiterazione di sole due condotte di minacce, molestie o lesioni, purché idonee a cagionare nella persona offesa uno stato di ansia e di paura, nonché un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto. Ai fini della valutazione della gravità indiziaria, il giudice deve tenere conto del contesto complessivo in cui si inseriscono le condotte, considerando anche eventuali precedenti episodi persecutori, anche se non oggetto del procedimento in esame, al fine di apprezzare l'impatto psicologico sulla vittima. Le dichiarazioni della persona offesa circa il proprio stato di prostrazione psicologica, se sorrette da elementi sintomatici del turbamento, come comportamenti conseguenti alla condotta dell'agente, possono costituire prova sufficiente, anche in assenza di una specifica certificazione medica sull'eziologia della condizione. Inoltre, nei reati abituali come lo stalking, caratterizzati dalla ripetizione delle condotte, non è esigibile dalla persona offesa una descrizione puntuale ed una precisa collocazione temporale di tutti gli episodi, essendo sufficiente l'indicazione degli eventi più eclatanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. MOROSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/07/2020 del TRIB. del RIESAME di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLA BORRELLI;
lette le conclusioni scritte del Procuratore generale Dott. TOMASO EPIDENDIO, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale del riesame di Roma ha annullato il pro…

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