Il parere negativo vincolante della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici sulla compatibilità paesaggistica di un impianto fotovoltaico di notevole estensione (25 ettari) in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico, in ragione della sua elevata visibilità dagli abitati circostanti e dalle principali arterie viarie e dell'impatto significativo sulla tipica pianura venafrana, è motivato in modo adeguato e ragionevole, in quanto l'incidenza di un impianto di tali dimensioni sul paesaggio tutelato è da ritenersi non trascurabile, pur in assenza di specifici vincoli archeologici sull'area. Pertanto, il provvedimento che nega l'autorizzazione unica per la realizzazione dell'impianto fotovoltaico è legittimo, in quanto l'Amministrazione ha correttamente valutato il prevalente interesse alla tutela del paesaggio rispetto all'interesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili.