Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 163 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:163SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, afferma che l'Amministrazione comunale, in presenza di una denuncia di inizio attività (DIA) o segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) per la realizzazione di un intervento edilizio, non può adottare provvedimenti di diffida, sospensione o demolizione senza previamente esercitare i poteri di autotutela previsti dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990. Ciò in quanto, decorso il termine di trenta giorni dalla presentazione della DIA o SCIA, il titolo abilitativo si considera perfezionato ed efficace, e può essere rimosso solo attraverso l'esercizio del potere di autotutela decisoria. Ne consegue l'illegittimità del provvedimento repressivo-inibitorio adottato senza il previo esperimento dei poteri di autotutela.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/01/2018

N. 00163/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01593/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1593 del 2016, proposto da:
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis)),46;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avvocatura Comunale in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale del 30.10.2015 con cui Roma Capitale aveva ordinato ai ricorrenti di rimuovere o demolire gli interventi di ristrutturazione edilizia e/o cambi di …

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