Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11405 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:11405SENT

Massima

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Il divieto di apertura di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande in determinati ambiti territoriali, previsto dalla normativa comunale, non può essere applicato in modo automatico e generico, senza una adeguata motivazione che tenga conto delle peculiarità del caso concreto sottoposto all'esame dell'amministrazione. In particolare, l'amministrazione è tenuta a valutare attentamente le circostanze rappresentate dal privato richiedente, come la pregressa esistenza di un esercizio di somministrazione nel medesimo locale, al fine di verificare se le esigenze di tutela dell'ambito territoriale possano essere comunque soddisfatte nonostante l'apertura della nuova attività. L'amministrazione non può limitarsi a un mero richiamo alle norme che prevedono il divieto, ma deve esplicitare il collegamento tra l'interesse pubblico perseguito, le previsioni astratte ritenute applicabili e la vicenda concreta sottoposta al suo esame, motivando adeguatamente le ragioni per le quali le circostanze rappresentate dal privato non possono prevalere sulle esigenze di tutela dell'ambito. Il mancato svolgimento di tale attività istruttoria e motivazionale integra un vizio di eccesso di potere per difetto di motivazione, che comporta l'annullamento del provvedimento di diniego adottato.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/07/2023

N. 11405/2023 REG.PROV.COLL.

N. 12826/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12826 del 2022, proposto da Cibando S.r.l.S., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Daniele Di Stasio, Fabio Arigoni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Daniele Di Stasio in Roma, via Dardanelli n. 46;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Alberto Armenante, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del provvedimento inviato con nota Prot. CA…

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