Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20553 del 24 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:20553PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il falso ideologico commesso da un privato, che induce in errore i pubblici ufficiali sulla sussistenza dei requisiti di legge per il rilascio o il rinnovo di autorizzazioni amministrative, come i permessi di soggiorno per cittadini stranieri, integra il reato di falsità ideologica in atti pubblici, e non quello di falsità materiale, essendo le autorizzazioni amministrative atti diversi dagli atti pubblici in senso stretto. Pertanto, la condotta di chi, in qualità di amministratore di un'impresa, forma e utilizza false attestazioni di lavoro per ottenere il rilascio o il rinnovo di numerosi permessi di soggiorno a cittadini stranieri, dietro pagamento di somme di denaro, configura il reato di falsità ideologica commessa da privato in atti pubblici, ai sensi degli artt. 48 e 480 c.p., e non quello di falsità materiale previsto dal d.lgs. n. 286 del 1998, art. 5, comma 8-bis. L'erronea qualificazione giuridica del fatto, recepita nell'accordo di patteggiamento, costituisce un errore di diritto rilevante ai fini dell'annullamento della sentenza senza rinvio, in quanto implica l'esclusione della validità dell'accordo stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonell - rel. Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LA. Ca. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 29 giugno 2010 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pistoia;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.