Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5601 del 5 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5601PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'annullare senza rinvio la sentenza impugnata per intervenuta prescrizione del reato, rileva che la motivazione adottata dalla Corte territoriale risulta in concreto non comprensibile, in quanto non spiega adeguatamente per quale ragione gli esiti della perizia calligrafica, pur potendo costituire un elemento a sostegno dell'assunto accusatorio, escluderebbero l'attendibilità della versione difensiva, consistente nell'avere l'imputato consegnato il titolo falsificato non già ad un perfetto sconosciuto, bensì ad un fattorino dipendente della libreria di cui lo stesso ricorrente era titolare. Pertanto, il principio di diritto che emerge è che la motivazione della sentenza deve essere logica, coerente e completa, in modo da rendere comprensibile il percorso argomentativo seguito dal giudice per giungere alla decisione, anche in presenza di elementi di prova che potrebbero astrattamente supportare l'accusa, qualora non venga adeguatamente spiegato il perché tali elementi escludano la credibilità della tesi difensiva. La motivazione, infatti, deve essere tale da consentire il controllo della correttezza e della logicità del ragionamento giudiziale, anche in relazione alle argomentazioni difensive, al fine di garantire il diritto di difesa e il rispetto del principio del contraddittorio. In assenza di una motivazione siffatta, la sentenza deve essere annullata, anche quando il reato risulti estinto per prescrizione, al fine di consentire al giudice civile di riesaminare la questione degli effetti civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Roma in data 06/03/2013;

visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. MICHELI Paolo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, per intervenuta prescrizione del reato in rubrica.

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