Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di sindacato sull'attività amministrativa, afferma che l'Amministrazione comunale, nell'adottare un provvedimento di diniego di sdemanializzazione e successiva cessione a titolo oneroso di un bene demaniale in favore di un privato, è tenuta a motivare adeguatamente tale decisione, anche quando essa si connoti in termini di discrezionalità amministrativa. Ciò in quanto la motivazione costituisce un imprescindibile corollario dei principi costituzionali di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché del diritto di difesa del privato. Pertanto, l'assenza di una motivazione idonea a giustificare il discostarsi dalle risultanze istruttorie, che avevano evidenziato l'assenza di un interesse pubblico al mantenimento del bene nel demanio comunale, determina l'annullamento del provvedimento di diniego. La motivazione, infatti, deve dare conto delle ragioni per le quali l'Amministrazione ha inteso disattendere la proposta formulata dai propri uffici, in ossequio ai canoni di trasparenza, democraticità e verificabilità dell'attività amministrativa.