Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3393 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:3393SENT

Massima

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L'amministrazione, in presenza di un provvedimento sanzionatorio illegittimo, ha il dovere di annullarlo d'ufficio, anche in pendenza di un giudizio, al fine di ripristinare la legalità e tutelare il destinatario della sanzione. Tale annullamento d'ufficio, se tempestivamente adottato, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese di giudizio, in considerazione della novità delle questioni e dell'adeguamento spontaneo dell'amministrazione al precedente orientamento giurisprudenziale. Il principio di legalità e di tutela del cittadino sanzionato ingiustamente impone all'amministrazione l'obbligo di rimuovere prontamente gli atti illegittimi, anche in assenza di un previo ricorso giurisdizionale, al fine di evitare un inutile dispendio di risorse e di garantire l'effettività della giustizia amministrativa.

Sentenza completa

N. 02626/2012
REG.RIC.

N. 03393/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02626/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2626 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti prof. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Roma, ((omissis)), 10;

contro

IVASS, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (già Isvap), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Dario A.M. Zamboni, ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso gli stessi, in Roma, Via del Quirinale, 21;

per l'annullamento:

- dell’ordinanza-ingiunzione n. 190/12 del 23 gennaio 2012, prot. 14 – 12 - 000487, con la quale e' st…

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