Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 18839 del 13 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:18839PEN

Massima

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Il patteggiamento della pena, in quanto accordo tra le parti, esonera l'accusa dall'onere della prova e comporta che la sentenza che recepisce tale accordo sia da considerare sufficientemente motivata con una succinta descrizione del fatto, con l'affermazione della correttezza della qualificazione giuridica di esso, con il richiamo all'art. 129 c.p.p. per escludere la ricorrenza di una delle ipotesi ivi previste, e con la verifica della congruità della pena patteggiata ai fini e nei limiti di cui all'art. 27 Cost. In caso di patteggiamento, il ricorso per cassazione è ammissibile solo per motivi attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto e all'illegalità della pena o della misura di sicurezza, senza che sia possibile dedurre generiche censure sulla sussistenza dell'associazione per delinquere o sulla struttura organizzativa e il programma criminoso, in quanto tali questioni sono state implicitamente risolte con l'accordo tra le parti. La sentenza che recepisce il patteggiamento, pertanto, non deve necessariamente effettuare una puntuale verifica di tali elementi, essendo sufficiente la succinta descrizione del fatto e l'affermazione della correttezza della qualificazione giuridica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PISTORELLI Luca - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere-Rel.

Dott. MOROSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Bo.An. nato a N il (Omissis)
Ri.Co. nato a N il (Omissis)
avverso la sentenza del 16 novembre 2023 del GIP Tribunale di Napoli
udita la relazione svolta dal ((omissis)).
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il G.u.p. del Tribunale di Napoli emetteva sentenza indicata in epigrafe, con la quale applicava a Bo.An. e Ri.Co. la pena concordata, con riconoscimento della continuazione esterna con reati per i quali era già intervenuta sentenza di condanna irrevocabile, per i delitti di partecipazione ad una associazione per d…

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