Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 224 del 2018

ECLI:IT:TARCT:2018:224SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sulla richiesta di subingresso in una concessione demaniale marittima, se protratto per il termine di legge, determina la formazione del silenzio assenso, con conseguente acquisizione del diritto di subingresso da parte del richiedente, senza che sia necessaria l'adozione di un provvedimento espresso di accoglimento. Tuttavia, qualora la pubblica amministrazione abbia avviato un procedimento di decadenza della concessione, il silenzio sulla richiesta di subingresso non può essere considerato significativo, in quanto l'amministrazione è tenuta a valutare prioritariamente la legittimità della concessione stessa prima di pronunciarsi sulla domanda di subingresso. In tal caso, l'inerzia della pubblica amministrazione configura un mero inadempimento, che non determina la formazione del silenzio assenso, e il richiedente può agire in giudizio per ottenere l'adozione di un provvedimento espresso. La pubblica amministrazione, nel valutare la richiesta di subingresso, deve contemperare l'interesse del concessionario uscente a mantenere la concessione con quello del subentrante a subentrare nella stessa, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, quali il rispetto degli obblighi concessori, la continuità dell'attività e la tutela dell'affidamento ingenerato nei terzi. Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sulla richiesta di subingresso non può essere considerato significativo e determinare la formazione del silenzio assenso, qualora sia pendente un procedimento di decadenza della concessione, in quanto l'amministrazione è tenuta a valutare prioritariamente la legittimità della concessione stessa prima di pronunciarsi sulla domanda di subingresso. In tal caso, l'inerzia della pubblica amministrazione configura un mero inadempimento, che non determina la formazione del silenzio assenso, e il richiedente può agire in giudizio per ottenere l'adozione di un provvedimento espresso. La pubblica amministrazione, nel valutare la richiesta di subingresso, deve contemperare l'interesse del concessionario uscente a mantenere la concessione con quello del subentrante a subentrare nella stessa, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, quali il rispetto degli obblighi concessori, la continuità dell'attività e la tutela dell'affidamento ingenerato nei terzi.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/01/2018

N. 00224/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00507/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

sul ricorso numero di registro generale 507 del 2017, proposto da:
Il Capitano Srls in persona del Socio Unico Sig. ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Catania, via Oliveto Scammacca N. 23/C;

contro

Regione Siciliana - Assessorato Territorio e Ambiente, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, presso i cui Uffici è domiciliata in Catania, via Vecchia Ognina, 149;

per l'annullamento

della nota prot.…

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