Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12292 del 16 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12292PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per omicidio volontario può essere affermata sulla base di un complesso di elementi probatori, diretti e indiziari, che, valutati unitariamente e globalmente secondo il metodo indicato dall'art. 192 co. 2 c.p.p., siano idonei a superare ogni ragionevole dubbio sulla responsabilità dell'imputato. In particolare, la presenza della vittima nell'abitazione dell'imputato, la confessione stragiudiziale di quest'ultimo, le risultanze delle attività intercettive e la deposizione di testimoni oculari, unitamente agli esiti delle consulenze tecniche, possono costituire un quadro indiziario grave, preciso e concordante, tale da giustificare la condanna per omicidio volontario, anche in assenza di tracce biologiche o di testimonianze dirette sull'evento omicidiario. Il giudice, nel valutare il complesso probatorio, deve procedere dapprima all'esame della singola prova per accertarne la certezza e la valenza indiziaria, e successivamente ad una valutazione unitaria e globale degli elementi ritenuti certi, al fine di superare l'ambiguità di ciascuno di essi considerato isolatamente. La prova logica, raggiunta all'esito di un corretto procedimento valutativo degli indizi, non costituisce uno strumento meno qualificato rispetto alla prova diretta o storica, quando sia conseguita con la rigorosità metodologica che giustifica e sostanzia il principio del libero convincimento del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/06/2018 della CORTE ASSISE APPELLO di FIRENZE;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TERESA LIUNI;
udito il Procuratore generale, Dott. CASELLA GIUSEPPINA, che conclude chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore di (OMISSIS) (P.C), avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in qualita' di sostituto processuale dell'avvocato (OMISSIS) de…

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