Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12009 del 26 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:12009PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il danneggiamento di beni altrui esposti alla pubblica fede, anche se in luogo privato ma facilmente accessibile, integra l'aggravante prevista dall'art. 635, comma 2, n. 3 c.p., in quanto il senso di affidamento verso la proprietà altrui, sul quale conta chi deve lasciare il bene incustodito, merita una maggiore tutela. Tuttavia, il giudice gode di ampio potere discrezionale nel valutare il concorso di circostanze aggravanti ed attenuanti, ai sensi dell'art. 69 c.p., potendo ritenere l'attenuante del danno di minima entità solo sottovalente rispetto alle aggravanti contestate, purché tale giudizio sia adeguatamente motivato sulla base degli elementi di cui all'art. 133 c.p., senza necessità di un'analitica comparazione di tutte le circostanze. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione, in tali ipotesi, è limitato a verificare la compatibilità della motivazione con il senso comune e i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, senza poter sindacare il merito della valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Anton - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenic - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZE. PI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 33/2008 CORTE APPELLO di TRENTO, del 17/10/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Giovanni D'Angelo che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA IN FATTO

Il …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.