Il vincolo di inedificabilità assoluta previsto dalla legge n. 220 del 1957 per la zona di rispetto intorno all'antica città di Paestum, patrimonio culturale mondiale dell'UNESCO, preclude qualsiasi intervento edilizio, anche di modesta entità, che possa arrecare pregiudizio alla tutela e alla fruizione del bene culturale. L'accertamento di conformità edilizia ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 è precluso per le opere realizzate in violazione di tale vincolo, in quanto la doppia conformità richiesta dalla norma non può essere soddisfatta, essendo le opere in contrasto con la disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della loro realizzazione che al tempo della presentazione dell'istanza di sanatoria. Il rigetto dell'istanza di accertamento di conformità è pertanto legittimo, in quanto l'Amministrazione è tenuta a valutare la conformità dell'intervento edilizio non solo alle norme urbanistiche ed edilizie, ma anche alle eventuali discipline speciali di tutela dei beni culturali, senza possibilità di deroga o sanatoria. La ratio della fascia di rispetto è di creare una cornice di tutela per il bene culturale, liberato da qualsiasi intervento che possa recare un disturbo per la fruizione, la visuale, il decoro, la godibilità e la valenza storica nonché l'unitarietà fra il sito antico ed il suo contesto ambientale.