Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di stampo mafioso può essere desunto da una pluralità di elementi indiziari, quali la partecipazione a riunioni presso il capo dell'organizzazione, l'interessamento per la nomina di avvocati e l'invio di somme di denaro a favore di affiliati detenuti, che rivelano una sistematicità e non occasionalità degli interventi posti in essere per tutelare gli interessi economici e legali dei sodali. Tali elementi, unitamente alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia circa il passaggio del soggetto da un clan mafioso a un altro, possono fondare un giudizio di sussistenza della gravità indiziaria in ordine alla partecipazione dell'indagato all'associazione criminale, anche in assenza di un elevato numero di conversazioni intercettate. Il giudice del riesame, nel valutare tali elementi, deve motivare in maniera razionale ed esauriente la propria decisione, resistendo alle censure di manifesta illogicità della motivazione.