Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46488 del 21 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:46488PEN

Massima

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Il concorso nel reato richiede un contributo causale, anche minimo, che agevoli la condotta delittuosa, non essendo sufficiente la mera conoscenza, adesione morale o assistenza inerte alla condotta altrui. Pertanto, la semplice presenza dell'indagato, il possesso di valori economici o la durata del viaggio non costituiscono di per sé elementi idonei a dimostrare la consapevolezza e il contributo dell'indagato all'azione criminosa, essendo necessari riscontri concreti e oggettivi che comprovino il suo ruolo attivo e determinante nel reato contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. SERPICO Frances - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA F. - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 637/2013 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 04/06/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Elisabetta Cesqui che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che si e' riportato alle conclusioni del ricorso.

Osserva:

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza in data 4/6/20…

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