Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26277 del 9 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:26277PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legalità sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze processuali a quella già compiuta dai giudici di merito, ma deve limitarsi a verificare se le argomentazioni poste a fondamento della decisione siano logiche, coerenti e compatibili con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Pertanto, il vizio di motivazione denunciato con il ricorso per cassazione è rilevante solo quando la motivazione risulti mancante, illogica o contraddittoria, non potendosi estendere il sindacato di legittimità ad una rivalutazione del merito della decisione. Inoltre, nel caso di sentenze di primo e secondo grado che concordino nella valutazione degli elementi di prova posti a fondamento della statuizione di responsabilità (c.d. "doppia conforme"), l'ambito della necessaria autonoma motivazione del giudice d'appello risulta correlato alla qualità e alla consistenza delle censure rivolte dall'appellante, potendo il giudice della impugnazione motivare per relationem e trascurare di esaminare elementi superflui, non pertinenti, generici o manifestamente infondati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenic - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. MA. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2003/2009 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 22/09/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)) di Firenze ch…

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