La sospensione condizionale della pena e il lavoro di pubblica utilità sono istituti incompatibili, in quanto l'ammissione al lavoro sostitutivo comporta la revoca della sospensione condizionale eventualmente già concessa. Tale incompatibilità deriva dal fatto che gli effetti favorevoli del lavoro sostitutivo, come l'estinzione del reato e il dimezzamento della sanzione accessoria della sospensione della patente di guida, sono collegati all'esito positivo dell'attività lavorativa, che può verificarsi solo se la stessa viene effettivamente prestata. Pertanto, la concessione del lavoro di pubblica utilità, su richiesta dell'imputato, esclude la possibilità di ottenere il beneficio della sospensione condizionale della pena. Inoltre, la normativa non prevede la fissazione di un'udienza per dichiarare l'estinzione del reato, essendo tale accertamento subordinato al positivo svolgimento della misura del lavoro sostitutivo. Infine, l'inammissibilità del ricorso per cassazione impedisce il formarsi di un valido rapporto di impugnazione e, di conseguenza, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato.